sabato 27 marzo 2010

Le biciclette elettriche

In Cina, a causa del traffico e dell'inquinamento, si stanno diffondendo sempre di più le biciclette elettriche, che permettono di muoversi agilmente in città e di utilizzare un mezzo ad energia pulita. Pareri discordanti sull'utilizzo delle vecchie batterie a piombo-acido che, anche se più economiche, sono più inquinanti delle batterie agli ioni di litio adottate per il mercato europeo.

Le biciclette elettriche in Cina
Il traffico e l'inquinamento sono due dei più grandi problemi in Cina, per questo c'è bisogno di trovare nuovi mezzi agili e che siano orientati all'energia pulita. Sempre più cinesi si stanno convertendo all'utilizzo della bicicletta elettrica, considerata il mezzo eco sostenibile del futuro per le affollate città del paese.
Si stima che siano 120 milioni gli utilizzatori di biciclette elettriche (e-bike) in Cina. Un mezzo, quindi, che rappresenta già la principale alternativa alle auto e ai mezzi pubblici, secondo i racconti dei media locali.
"Questo è il futuro: le bici elettriche sono pratiche, pulite ed economiche," ha detto uno dei produttori, Shi Zhongdong, la cui compagnia esporta anche le biciclette in Asia ed Europa.
Le e-bike sono considerate una alternativa ecologica, nel paese primo al mondo per emissioni di gas serra, grazie alle loro batterie ricaricabili che producono una piccola quantità di CO2 rispetto alle auto.

La bicicletta in Europa
Le biciclette prodotte o comunque quelle la quale vendita è stata autorizzata in Europa sono di qualità di potenza nettamente inferiori rispetto alle loro sorelle del Sol Levante.
Infatti su queste ultime non è obbligatoria (sempre in oriente beninteso...) l'aplicazzione di un sensore di pedalata, in questo modo il guidatore sitrova a guidare non una bici ma un vero motorino elettrico che può raggiungere al massimo i 50Km/h; al contrario la bici elettrica
europea ha una potenza limitata ai 25Km/h, inoltre una volta raggiunta questa velocità il motore si spegne automaticamente.... (puah!)

Componenti della bicicletta a pedalata assistita
In aggiunta ai componenti di una bici classica, quella a pedalata assistita è composta da:
  • Motore
  • Batteria
  • Caricabatteria
  • Freno (interruttore elettrico)
  • Centralina e blocco di accensione
  • Sensore di pedalata
  • Indicatore dello stato di carica della batteria

Il motore
Sono motori elettrici in corrente continua con tensioni da 12 a 48V, integrati sull'asse di una delle due ruote, spesso su quella posteriore oppure il motore può essere posto anche assiale ai pedali tramite un ingranaggio e la catena di trasmissione. Si possono dividere in due categorie:
  • senza spazzole (brushless)
  • con le spazzole (brushed)

I motori brushless hanno il vantaggio di non necessitare di alcuna manutenzione e sono leggermente più costosi. La potenza dei motori attualmente in commercio va dai 180 ai 1000 Watt e oltre.

Più brevemente essendo oramai quasi la totalità delle biciclette a pedalata assistita elettriche si parla di e-bike. Questo termine però è meno preciso e in esso si includono anche biciclette che vanno fuori della definizione del codice della strada, in particolare quelle in cui il motore funziona indipendentemente dalla pedalata.

Tanto per avere un'idea degli ordini di grandezza, un motore da 250W permette ad una persona di circa 80kg, partendo da fermo ed arrivando fermo, di percorrere una pendenza del 10% (circa 100 metri con un dislivello di 10 metri) ad una velocità media di 9 km/h.


La batteria

Solitamente i dati riguardanti l'autonomia si riferiscono a un percorso senza dislivelli, con un ciclista sui 70kg di peso, una media di 20km/h, in posizione eretta o leggermente inclinata in avanti e con un asfalto in buono o ottimo stato e poco ruvido. Le batterie si intendono cariche e in piena efficienza.

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