lunedì 10 maggio 2010

Auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiii

TANTI AUGURI A ROBERTA LACANA =) =)

Caduta di un grave


Se applichi la forza di 1 N su un corpo che ha massa m = 60 kg e non ci sono altre forze, allora, per la 2a legge di Newton, l'accelerazione a con cui si muove il corpo è :
a = F/m = 1/60 m/s^2.
La velocità, nell'ipotesi di partenza da fermo, sarà :
v = a t = t/60 m/s (se t è in secondi).
Quindi la velocità cresce indefinitamente finché c'è la spinta costante.
Su questo principio si basa il motore a ioni usato per le esplorazioni nello spazio profondo e per il controllo di assetto e il mantenimento della posizione orbitale di satelliti già in orbita. Pensa che la spinta vale fra 0,02 e 0,25 N.
Quanto poi allo spazio percorso vale la legge : s = (1/2) a t^2
Quindi non ci sono limiti alla distanza percorribile finché la spinta (e quindi a ) si mantiene costante.
By stefano serreri, andrea ortu, davide puzza

Tre pianeti simili alla terra


Super-Terre. E' questo il nome scelto dagli esperti per i tre pianeti scoperti da Mayor, il primo ad aver individuato tre pianeti extrasolari attorno a una stella, l'HD 40307, situata nella costellazione del Pittore e distante 42 anni luce dalla Terra.Durante una conferenza a Nantes, l'astronomo dell'Osservatorio di Ginevra ha annunciato la scoperta di ben 42 pianeti che non fanno parte del Sistema Solare.Ma ad aver attirato l'attenzione degli esperti sono stati soprattutto i tre pianeti del Pittore, osservati con Harps (che significa High Accuracy Radaial Velocity Planet Search), uno spettografo molto sofisticato installato su un telescopio dell’European Southern Observatory a La Silla, in Cile.La loro taglia dovrebbe essere di poco superiore a quella della Terra, avendo masse simili: uno ha una massa 4,2 volte superiore, il secondo 6,7 e il terzo 9,4 volte maggiore. Inoltre sono molto vicini alla stella madre, nella zona in cui Mercurio orbita attorno al Sole. Perciò il loro anno dura rispettivamente 4, 10 e 20 giorni.Come per il pianeta scoperto da Nicholas Rattenbury e David Bennett nei giorni scorsi con il telescopio MOA-II sul Mount John Observatory, in Nuova Zelanda, la tecnica di rilevamento utilizzata consiste nell'osservazione delle anomalie di comportamento dell'astro. Sono state proprio queste infatti a rivelare la presenza e le caratteristiche dei corpi circostanti."Perfezionando le osservazioni ormai possiamo arrivare a cogliere l’esistenza di pianeti con masse di appena due volte quelle del nostro pianeta", ha detto Mayor. Finora i copri planetari osservati dagli astronomi intorno ad altri astri della Via Lattea sono quasi trecento. La maggior parte di essi però è di dimensioni maggiori della Terra: la loro grandezza è simile a quella di Giove.Ma secondo Mayor una cosa è certa: "Circa un terzo di tutte le stelle simili al nostro Sole abbiano intorno pianeti di taglia contenuta". La sua conclusione è il frutto di 13 anni di ricerche, anche se molto è ancora da scoprire. E in futuro gli astronomi potranno essere sempre più precisi, grazie alla realizzazione di osservatori in grado di fotografare i pianeti.

I buchi neri


Un buco nero è un corpo celeste dotato di un campo gravitazionale talmente intenso da trattenere anche la radiazione elettromagnetica. Il corpo è circondato da un confine ideale sferico, detto "orizzonte degli eventi", attraverso il quale la luce può entrare ma non uscire; da ciò deriva il nome. Un buco nero può essere un corpo di densità elevatissima, avente una massa relativamente piccola, come quella del Sole o anche minore, compressa in un volume ridotto; oppure un corpo di bassa densità, ma di massa enorme, pari a milioni di volte la massa del Sole, posto nel centro di una galassia.I buchi neri rappresentano lo stadio finale dell'evoluzione di alcune stelle. Quando il carburante di una stella si esaurisce, l'aumento di pressione associato al calore prodotto dalle reazioni nucleari non è sufficiente per contrastare il processo di contrazione della stella. In queste condizioni, a seconda dei valori della densità, può avvenire la formazione di una nana bianca oppure di una stella di neutroni. Se la massa del nucleo supera di 1,7 volte la massa del Sole, nessuna pressione è sufficiente ad arrestare il collasso e si genera un buco nero.

La Paura



La paura è una intensa emozione derivata dalla percezione di un pericolo, reale o supposto.
È una delle emozioni primarie, comune sia alla specie umana, sia a molte specie animali.
La paura è un'emozione dominata dall'istinto che ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto ad una situazione pericolosa; irrompe ogni qualvolta si presenti un possibile cimento per la propria incolumità, e di solito accompagna ed è accompagnata da un'accelerazione del battito cardiaco e delle principali funzioni fisiologiche difensive.
Principali controffensive alla paura possono essere:

-intensificazione delle funzioni fisiche e cognitive teoretiche con relativo innalzamento del livello -di accortezza
-difficoltà di applicazione intellettiva
-fuga
-protezione istintiva del proprio corpo ricerca di aiuto
-calo della temperatura corporea
-sudorazione
-aumento adrenalinico
La paura è talvolta causa di alcuni fenomeni di modifica comportamentale permanenti, identificati come sindromi ansiose: ciò accade quando la paura non è più scatenata dalla percezione di un reale pericolo, bensì dal timore che si possano verificare situazioni, apparentemente normalissime, ma che sono vissute dal soggetto con profondo disagio. In questo senso, la paura perde la sua funzione primaria, legata alla naturale conservazione della specie, e diventa invece l'espressione di uno stato mentale.
La paura di oggetti o contesti può essere appresa; negli animali questo effetto è stato studiato e prende il nome di paura condizionata, che dipende dai circuiti emozionali del cervello.
La paura ha differenti gradi di intensità a seconda del soggetto: persone che vivono intensi stati di paura hanno sovente atteggiamenti irrazionali e/o pericolosi. Può essere descritta con termini differenti a seconda del suo grado di intensità:
Terrore

Il terrore è un evidente stato di paura, durante il quale un individuo diventa confuso e viene attanagliato da un senso di elevato pericolo. Questo porta il soggetto a non riconoscere più il "giusto" e "l'errato", portandolo quindi a commettere azioni al di fuori di qualsiasi logica, ma dettate solo dall'istinto. Se esaminiamo il terrore umano e quello animale riscontriamo veramente poche differenze, l'unica differenza sta nel fatto che l'uomo può controllare questo suo stato di paura con ragionamenti logici, mentre l'animale si limita a seguire l'impulso e quindi tenta di difendersi fino alla fine, molto spesso senza riconoscere, nel caso di un animale domestico, neanche il padrone.



Spavento
È uno stato in cui l'individuo, nel momento in cui si presenta la paura, si paralizza per pochi secondi cercando di essere invulnerabile e di capire cos'è successo; di seguito si rilassa man mano che vede il pericolo scomparire.

Paranoia
Paranoia è un termine per descrivere una psicosi di paura, relativa alla percezione di essere perseguitati. Questa percezione spesso causa il cambiamento del comportamento naturale in modo radicale, dopo un po' di tempo il comportamento dei soggetti affetti può diventare estremamente compulsivo.

Panico
Il panico è la forma più grave di paura che tende l'individuo a prendere coscienza di essere a rischio di vita imminente . Può comportare perdita di coscienza, disorientamento, azioni incontrollate ed è accompagnata anche dai sintomi di terrore e paranoia. In caso di panico nell'animale, comporta aggressività.

L' universo

L'intero universo è la composizioni di atomi e frequenze interconnesse all'unica sorgente del tutto. Ogni manifestazione fisica e non fisica è la risultante di una frequenza che si manifesta ai nostri occhi a seconda del nostro livello di integrazione con Tutto quello che esiste. La ricerca di questa connessione è per molti motivo di studio e ricerca personale. Quando si inizia un cammino di ricerca, generalmente ci si imbatte in molte manifestazioni della realtà, che stimolano i nostri recettori mentali e innescano processi che espandono la nostra coscienza. La consapevolezza di quello che sperimentiamo ogni giorno, è il frutto della nostra volontà di sentirci sempre maggiormente connessi a questa Fonte, di sentire davvero il contatto con ogni altra forma presente nel cosmo.