lunedì 10 maggio 2010

Tre pianeti simili alla terra


Super-Terre. E' questo il nome scelto dagli esperti per i tre pianeti scoperti da Mayor, il primo ad aver individuato tre pianeti extrasolari attorno a una stella, l'HD 40307, situata nella costellazione del Pittore e distante 42 anni luce dalla Terra.Durante una conferenza a Nantes, l'astronomo dell'Osservatorio di Ginevra ha annunciato la scoperta di ben 42 pianeti che non fanno parte del Sistema Solare.Ma ad aver attirato l'attenzione degli esperti sono stati soprattutto i tre pianeti del Pittore, osservati con Harps (che significa High Accuracy Radaial Velocity Planet Search), uno spettografo molto sofisticato installato su un telescopio dell’European Southern Observatory a La Silla, in Cile.La loro taglia dovrebbe essere di poco superiore a quella della Terra, avendo masse simili: uno ha una massa 4,2 volte superiore, il secondo 6,7 e il terzo 9,4 volte maggiore. Inoltre sono molto vicini alla stella madre, nella zona in cui Mercurio orbita attorno al Sole. Perciò il loro anno dura rispettivamente 4, 10 e 20 giorni.Come per il pianeta scoperto da Nicholas Rattenbury e David Bennett nei giorni scorsi con il telescopio MOA-II sul Mount John Observatory, in Nuova Zelanda, la tecnica di rilevamento utilizzata consiste nell'osservazione delle anomalie di comportamento dell'astro. Sono state proprio queste infatti a rivelare la presenza e le caratteristiche dei corpi circostanti."Perfezionando le osservazioni ormai possiamo arrivare a cogliere l’esistenza di pianeti con masse di appena due volte quelle del nostro pianeta", ha detto Mayor. Finora i copri planetari osservati dagli astronomi intorno ad altri astri della Via Lattea sono quasi trecento. La maggior parte di essi però è di dimensioni maggiori della Terra: la loro grandezza è simile a quella di Giove.Ma secondo Mayor una cosa è certa: "Circa un terzo di tutte le stelle simili al nostro Sole abbiano intorno pianeti di taglia contenuta". La sua conclusione è il frutto di 13 anni di ricerche, anche se molto è ancora da scoprire. E in futuro gli astronomi potranno essere sempre più precisi, grazie alla realizzazione di osservatori in grado di fotografare i pianeti.

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